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Dieci bottiglie verdi

Vienna-Shanghai: fuga dall'Olocausto

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Nini Karpel è giovane, spensierata, innamorata della vita e della sua terra, l'Austria. È una Vienna di primo Novecento a cullare i suoi ovattati sogni di bambina, a consolarla nei momenti difficili, a vegliare sui suoi giochi con le sorelle e il fratellino, a vederla sbocciare in una ragazza spigliata e felice. Ma Nini è anche ebrea e la sua appartenenza a una cultura che l'Europa si sta preparando a rifiutare fa sì che la sua amata Austria le volti le spalle, costringendola a diventare adulta ancor prima di aver potuto vivere appieno la sua giovinezza. Negli anni Trenta, infatti, una spirale d'odio si insinua nell'ex capitale asburgica e l'antisemitismo si diffonde in modo sempre più violento. L'unica soluzione, purtroppo, è cercare rifugio all'estero.
Obbligata assieme alla famiglia ad abbandonare la terra che l'ha vista nascere e crescere, Nini si ritrova dunque a Shanghai, uno dei pochi luoghi che, in un mondo sempre meno disposto ad accogliere l'esodo degli ebrei europei, ancora mantiene aperte le sue frontiere. L'ambiente in cui la famiglia Karpel tenta di ricostruirsi una vita è un ambiente esotico, inquietante e ostile. Eppure, anche in un luogo di miseria, così lontano dai fasti di Vienna e con lo spettro del nazismo sempre presente, Nini dimostra un coraggio e un'intraprendenza che le permetteranno non solo di sopravvivere, ma di conservare quella dignità che la coronerà come vera vincitrice.
Il racconto di Vivian Kaplan esprime tutta la positività, il coraggio, la perseveranza, e l’intraprendenza che hanno permesso a Nini di superare le sue esperienze: con la forza di volontà è possibile affrontare anche gli eventi più drammatici. C’è infatti molto dolore nel suo racconto, ma non scoraggiamento, non si lascia abbattere dalle disgrazie, ma reagisce sempre e questo messaggio sembra essere una delle colonne portanti del libro. Attraverso il senso della famiglia, la solidità e la compattezza dei legami tra i membri della comunità emerge l’idea che non si è mai soli, nemmeno nei momenti peggiori.
 
Dieci bottiglie verdi è la storia della lotta per la sopravvivenza che Nini Karpel ha raccontato alla figlia Vivian quando questa era piccola. Ora Vivian a sua volta si fa narratrice e racconta una storia vera, che ripercorre le traversie di una famiglia vittima di una persecuzione feroce, del suo esodo e della sua determinazione a non soccombere ai drammi della vita. Narrato attraverso un stile piacevolmente semplice e avvincente, che rifugge dai luoghi comuni e commuove nella sua disarmante sincerità,Dieci bottiglie verdi è un racconto dalla voce cristallina, che, nel suo dolore, ci parla del valore della vita. Nel giugno 2003 il libro ha vinto il premio letterario Canadian Jewish Book Award.
 
"Dieci bottiglie verdi" ha vinto il 1° Premio per la narrativa di argomento ebraico per ragazzi, 7° Premio letterario Adei-Wizo, Associazione Donne Ebree d'Italia.

Questo titolo è fuori catalogo dal 1 aprile 2010 ed è disponibile solo presso l'editore.
I rivenditori lo possono acquistare senza diritto di resa
Libro

Scheda tecnica

Pagine
288 pp.
Formato
14,5 x 21,5
Tipologia
Brossura
ISBN
9788880935025
Pubblicazione
01/06/2008

Riferimenti Specifici

Vivian Jeanette Kaplan

Vivian Jeanette Kaplan

Vivian Jeanette Kaplan è nata a Shanghai, luogo in cui i suoi genitori si sono sposati. All'età di due anni si è trasferita con la famiglia a Toronto, in Canada, dove si è laureata, studiando inglese, francese e spagnolo. Porta avanti da trent'anni un'attività di import-export di oggettistica e arredamento con l'estremo Oriente. Dieci bottiglie verdi è la sua prima opera.