Scie chimiche: cosa sono davvero e cosa non ci viene detto

Negli ultimi decenni, sempre più persone hanno iniziato a osservare con sospetto le lunghe scie bianche lasciate da alcuni aerei nel cielo. Quelle che un tempo erano semplici scie di condensa – dette contrails – oggi sembrano essersi trasformate in qualcosa di molto diverso, sollevando interrogativi, studi e anche inquietudini. Si parla sempre più spesso di scie chimiche, un termine che sta guadagnando ampia attenzione anche online e che porta con sé una forte carica di dibattito.


Le differenze tra scie di condensa e scie chimiche

Secondo i manuali di meteorologia, le scie di condensazione si formano quando il vapore acqueo contenuto nei gas di scarico degli aerei si congela ad altitudini elevate, dove la temperatura scende sotto i -40 °C. Queste scie tendono a dissolversi rapidamente. Fino a vent’anni fa, la loro formazione era rara e sempre di breve durata.

Oggi, però, assistiamo a un altro fenomeno: scie persistenti che si espandono lentamente fino a velare l’intero cielo. A differenza delle contrails, queste scie chimiche non si dissolvono, ma creano veri e propri reticolati nel cielo, coprendo ampie porzioni dell’atmosfera con una coltre biancastra e opaca. Spesso, questi aerei non seguono le rotte commerciali tradizionali e volano senza insegne identificative, lasciando spazio a molte domande ancora senza risposta.

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Le ipotesi sulle scie chimiche: un fenomeno globale?

Secondo alcune teorie, queste irrorazioni sarebbero parte di programmi di geoingegneria climatica o esperimenti segreti legati al controllo atmosferico. Un’accusa grave, condivisa da figure autorevoli come Ted Gunderson, ex direttore dell’FBI, che ha dichiarato pubblicamente:

“Le irrorazioni tossiche, altrimenti note come scie chimiche, vengono disseminate sugli Stati Uniti, sul Messico, sul Canada e sull’Europa. […] Ho potuto osservare di persona questi grandi aerei mentre erano fermi a terra senza alcuna insegna di identificazione. Bisogna fermare questo crimine.”

Queste parole, forti e dirette, trovano spazio all’interno del libro Evoluzione non autorizzata di Marco Pizzuti, edito da Edizioni Il Punto d’Incontro. In quest’opera l’autore indaga numerosi temi controversi – tra cui appunto quello delle scie chimiche – offrendo una prospettiva alternativa e ben documentata rispetto alla narrazione ufficiale.


Un libro per comprendere ciò che non viene detto

Chi desidera approfondire l’argomento delle scie chimiche e di altri temi legati alla manipolazione dell’informazione e della scienza troverà in Evoluzione non autorizzata una fonte ricca, documentata e stimolante. Il libro rappresenta un vero e proprio viaggio investigativo attraverso ciò che i media e le istituzioni tacciono, toccando questioni ambientali, tecnologiche e geopolitiche.


Conclusione

Il fenomeno delle scie chimiche continua a sollevare dubbi e polemiche. La differenza visibile rispetto alle tradizionali scie di condensa e la presenza di velivoli non identificati spingono sempre più persone a cercare risposte fuori dai canali ufficiali. Se anche tu sei tra coloro che vogliono capire cosa sta davvero accadendo nel nostro cielo, il libro Evoluzione non autorizzata di Marco Pizzuti è un ottimo punto di partenza.

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