Chi è Allison DuBois
Allison DuBois ha iniziato la sua carriera come membro dell’Ufficio del procuratore distrettuale di Phoenix, in Arizona. I suoi poteri sono stati studiati e accertati da Gary Schwartz, docente di psicologia e psichiatria presso l’Università dell’Arizona. Da allora Allison organizza seminari e offre incontri individuali. Enti investigativi nazionali e internazionali richiedono la sua collaborazione per la ricerca di persone uccise o scomparse, per la selezione dei membri delle giurie o per la soluzione di casi particolarmente complicati.
Allison vive a Phoenix con il marito e le tre figlie. A lei si ispira la serie televisiva Medium.
Allison DuBois parla del suo dono
Mi chiamo Allison DuBois e faccio parte di una nuova generazione di medium. Il mio scopo è riavvicinare ai propri cari chi ha subito una perdita, contribuire a portare chiarezza nella vita a volte complicata delle persone, guidare chi ha notato di avere delle capacità, occuparmi delle domande che hanno bisogno di una risposta. Descrivo come mi parlano gli spiriti e come si possono notare i segni della loro presenza.
Gli spiriti comunicano in molti modi. Alcuni di questi modi possono essere facilmente ignorati e altri meno. Avete mai visto una luce con la coda dell’occhio, e quando vi voltate per guardare meglio è scomparsa? In genere è come una vivida e brillante scintilla diversa da tutto ciò che vedete abitualmente. Non ignoratela e non precipitatevi dall’oculista per un controllo. Sono gli spiriti che vi fanno sapere che vi stanno guardando e molto probabilmente si tratta di un vostro familiare.
Uno spirito può anche apparire sotto forma di ombra. So che all’inizio un’ombra può fare paura, ma in realtà è uno spirito che non ha nessuna intenzione di spaventarvi. Si manifesta in questo modo per una forma di sensibilità nei vostri confronti, per starvi vicino confondendosi con il paesaggio.
In definitiva, con il mio dono vi ricordo che nonostante la realtà della morte sia complicata, esiste una via attraverso il dolore che lascia spazio alla speranza, alla guarigione e al ricongiungimento con coloro che ci mancano.
Allison DuBois e la serie tv Medium
Sono trascorsi anni dalla prima puntata della serie Medium, nel marzo del 2004, e da allora sono cambiate molte cose. Ci sono stati anche momenti buffi, come quando mi facevano domande quali:
“Allison, perché Patricia [Arquette] non ha i capelli rossi?” [la vera Allison DuBois ha i capelli rossi, ndr]
Perché Patricia è bionda.
“Allison, tu parli davvero con i morti?”
Sì, per questo la protagonista della serie è una donna che parla con i morti.
“Allison, casa tua è uguale a quella che si vede alla TV?”
E altre domande infinite…
In queste sette meravigliose stagioni ho incontrato tante persone magnifiche. Mia figlia Fallon è diventata amicissima di Maria Lark, l’attrice che la incarna sullo schermo, così come tutti noi. Maria è diventata una quarta figlia.
Patricia Arquette, che ho sempre definito “una mia versione più dolce”, vale davvero la pena conoscerla, perché è una persona che vuole trasformare il mondo in un posto migliore. È fantastica. Anche Jake Weber è una persona magnifica. Non recita forse la parte di un padre e un marito magnifico?
Stare sotto la luce dei riflettori mi ha insegnato molte cose. Un personaggio pubblico è esposto alle critiche e molti non aspettano altro che un vostro passo falso. Ma, se siamo sinceri con noi stessi, il giudizio degli altri non ci tocca. Da una medium ci si aspetta che conduca una noiosa vita mondana e che risponda continuamente alle domande, ma una vera medium è molto di più.
La mia vita, come quella di tutti, è piena di sfide. Tutti abbiamo vissuto il dolore di una morte, di un divorzio o di una grave perdita. Io non faccio eccezione. Ho perso delle persone care e ho vissuto situazioni in cui ero con le spalle al muro, come tutti. Queste cose fanno parte della festa che chiamiamo vita, e ci insegnano a essere forti, a perseverare. Continuare a vivere e ad avere desideri è quello che ci regala dei giorni meravigliosi.
Allison DuBois è l’autrice del libro:
