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L’amore è cieco? Relazioni felici e infelici a confronto

L’amore è cieco? Relazioni felici e infelici a confronto

Dal punto di vista scientifico, è vero che l’amore è cieco? I neuroscienziati sono concordi nel dire che quello che succede nel cervello di una persona che si è appena innamorata rispecchia fondamentalmente quello che accade nel cervello di chi soffre di qualche dipendenza (allo stesso modo, una separazione provoca processi simili alla disintossicazione, con effetti a volte altrettanto pericolosi).

innamoramentoIn un certo senso, l’amore ci rende davvero ciechi. Tuttavia, anche se il processo di innamoramento non sottostà al conscio, alla nostra parte razionale, l’inconscio sa esattamente quello che sta facendo o quantomeno crede di saperlo.

 

L’amore affonda le radici nel passato

Due aspetti sono fondamentali per definire lo sviluppo di una relazione: da un lato l’idea che ciascuno ha di se stesso, ossia se si possiede un’autostima solida o meno, dall’altro l’idea che si ha in generale delle altre persone. Se entrambi gli aspetti sono positivi, in una relazione si sarà in grado di sopportare bene sia la vicinanza sia la separazione temporanea.

Al contrario, se le esperienze negative con gli altri sono preponderanti, si tenderà a essere malfidenti e a tenere le distanze, evitando relazioni intime. Se si hanno problemi di autostima e poca fiducia in se stessi, la tendenza sarà quella di sentirsi dipendenti dagli altri e di sviluppare una forte paura dell’abbandono (leggi anche: La dipendenza affettiva: quando l’amore fa soffrire).

Com’è facile intuire, due persone che hanno fatto delle esperienze di attaccamento positive e sicure durante l’infanzia hanno anche tutti gli assi nella manica per vivere una relazione felice. Se è stato così anche per voi, molto probabilmente vi innamorerete di qualcuno che vi tratterà bene, perché è quello che vi ha insegnato la vostra famiglia.

Al contrario, se avete vissuto poche esperienze positive c’è il rischio che vi innamoriate di qualcuno con cui ripeterete le cattive esperienze dell’infanzia, perché il partner avrà delle caratteristiche che vi sembreranno familiari e che risveglieranno il vecchio (e insoddisfatto) bisogno di amore e riconoscimento. Invece di armonia e sicurezza, se avete sempre vissuto stati di agitazione da adulti è facile confondere i litigi e le riappacificazioni strappalacrime con il grande amore passionale (ti potrebbe anche interessare: Innamorarsi sempre delle stesse persone).

Un approccio diverso all’amoreamore

Provate quindi a ricordare quali esperienze avete vissuto da piccoli con l’amore e l’affidabilità, non solo nei confronti dei genitori. Naturalmente è molto importante quello che avete imparato sulle relazioni dalla vostra famiglia e che tipo di rapporto avevano i vostri genitori tra di loro.

Se tendete a fare sempre scelte sbagliate, ampliate i vostri orizzonti! La prossima volta che incontrerete persone nuove, cercate di capire con chi sentite spontaneamente un certo feeling, ignoratelo volutamente e interessatevi a chi non avrebbe mai attirato la vostra attenzione.

La cosa fondamentale, però, è non iniziare una relazione buttandosi a capofitto e a occhi bendati (l’amore è cieco?), credendo stupidamente che l’altro sia un’immagine speculare di noi stessi, che abbia gli stessi desideri e lo stesso modo di vedere le cose che abbiamo noi. Inoltre, è importante rispettare e accettare l’altra persona nella sua complessità e sviluppare un interesse vero e genuino nei suoi confronti, nonostante tutto e tutti (se vuoi approfondire: Come far durare un amore nel tempo).

 

 

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