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Che “emisfero” siamo?

Che “emisfero” siamo?

Gli scienziati affermano che la presenza di un’asimmetria cerebrale (la divisione del cervello in emisfero sinistro ed emisfero destro), con le sue conseguenze in particolare a livello dell’acquisizione, lo sviluppo e la trasmissione di conoscenze, è un fenomeno fondamentale nel futuro dell’umanità.
Si ritiene che chi usa soprattutto l’emisfero sinistro abbia una mente logico-deduttiva, analitica, numerica, razionale, a suo agio con la teoria, l’astratto, il linguaggio e i codici. Al contrario, chi privilegia l’emisfero destro favorisce l’immagine e la sintesi, il quadro globale delle informazioni. È però anche l’universo della metafora e della creatività, certamente per la sua capacità di compiere sintesi.
In quale di questi due emisferi vi riconoscete? Esistono anche online numerosi test che vi aiuteranno a scoprirlo.

Sapere se diamo la preferenza all’emisfero destro o al sinistro ci serve sicuramente a conoscerci meglio, a comprendere gli strumenti che preferiamo, ma anche a correggere i nostri punti deboli. È importantissimo rendersi conto che possiamo passare senza problemi da una modalità di funzionamento all’altra: dall’analisi alla creazione pura, da una poesia a una fattura.
Il nostro cervello ha questo di geniale: anche se presenta zone specializzate, è del tutto idoneo a metterle in comunicazione, anche se questo principio non viene facilmente applicato alla vita corrente. Il nostro cervello, invece, può adattarsi in continuazione all’ambiente e alle attività fino a un’età avanzata!

I primi studi seri in neurologia hanno dimostrato l’importanza del corpo calloso, l’elemento chiave che unisce i due emisferi e che è formato da milioni di fibre nervose. Attraverso questo corpo si compie la trasmissione della memoria e dell’apprendimento. Recidendo il corpo calloso, i due emisferi continuavano a funzionare ciascuno per proprio conto.
Oggi siamo giunti alla conclusione, certamente ancora provvisoria, che i due emisferi del cervello possiedono ognuno una particolare percezione della realtà e che è la fusione di queste due percezioni a costituire la nostra realtà. Ciascun lato è in grado di fare ciò di cui l’altro si occupa, ma dal momento che tutti e due hanno la loro specialità, è più efficiente nel suo ambito. L’emisfero sinistro è sì la sede principale della parola, ma questo non impedisce alla parte destra di percepire, reagire o manifestare sentimenti.
I ricercatori di neuroscienze oggigiorno concordano nel ritenere che l’emisfero sinistro sia più sviluppato nelle donne, mentre quello destro negli uomini. Questa variazione avrebbe luogo sotto diretta influenza degli ormoni sessuali (testosterone, estrogeni ecc.). Per tale motivo, tradizionalmente si ritiene che la donna sia più portata allo scambio verbale, alla comunicazione e che l’uomo preferisca l’azione e la competizione. Voi cosa ne pensate? Stereotipo, condizionamento culturale oppure vera e propria differenza a livello anatomico?

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