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Gli alberi sacri dei Celti – seconda parte

Gli alberi sacri dei Celti – seconda parte

Continuiamo la nostra panoramica sugli alberi sacri dei Celti.

 

Ginepro

Le bacche di questo albero erano usate assieme al timo nella preparazione di incensi druidici allo scopo di ottenere visioni. Il ginepro, quando cresce vicino alla porta d’entrata di una casa, scoraggia i ladri. Le bacche mature possono essere infilate in una cordicella e appese in casa per attirare l’amore.

 

Ginestra

Conosciuta anche con il nome di “scopa scozzese”, gli irlandesi l’hanno soprannominata “potere del medico” per le sue virtù diuretiche. Si usano i rami di questa pianta anche per spazzare il proprio spazio di lavoro prima dei rituali, così da ripulirlo dalle energie negative e portare protezione. Bruciare fiori e germogli di ginestra acquieta il vento.

 

Ginestrone

I fiori dorati del ginestrone sono associati all’equinozio di primavera. Si bruciano il legno e i fiori per ottenere protezione ed essere, in un certo qual modo, immuni da eventuali influenze conflittuali.

 

Melo

Il melo è un altro albero considerato sacro dai druidi. Il sidro di mela è usato anche negli antichi rituali che prevedono l’uso di sangue o di vino. La mela indica la scelta ed è utile per i rituali amorosi e la magia curativa.

 

Nocciolo

Le bacchette magiche fatte con il legno del nocciolo sono strettamente associate alla magia bianca. I rami biforcuti sono utilizzati per trovare le sorgenti d’acqua o i tesori sepolti sotto terra. Se vi sentite in pericolo e avete bisogno di protezione, tracciate rapidamente intorno a voi un cerchio con un ramo di nocciolo. Per invocare l’aiuto delle fate delle piante, infilate delle nocciole in una cordicella e appendetele in casa. Il nocciolo è abitualmente impiegato nei rituali che mirano a ottenere conoscenza e sapere, saggezza e ispirazione poetica.

 

Olmo

Si dice che l’olmo sia spesso associato alle dee della terra e che sia anche la dimora delle fate. È considerato un apportatore di stabilità, poiché aiuta a orientare in modo adeguato i sortilegi e gli incantesimi.

 

Ontano

Questo albero era sacro ai druidi. Estraendo il midollo dalla sommità dei rametti verdi, se ne ricavavano zufoli; legando tra loro più rametti di lunghezza diversa, si può creare uno strumento simile al flauto di Pan, che presso i Celti serviva tra l’altro ad attirare l’elemento aria. La vecchia superstizione di “fischiare il vento” del resto deriva da questa pratica.

 

Pino

Questo albero sempreverde portava anticamente il nome di “colui che è il più dolce delle foreste” ed è considerato dai druidi uno dei sette alberi sovrani degli irlandesi. Mescolando degli aghi secchi con ginepro e cedro (in parti uguali) e bruciando questa mistura come incenso, gli effluvi purificheranno ogni luogo. Le pigne invece possono essere portate su di sé come incantesimi di fertilità. Inoltre, per preparare un eccellente bagno magico, stimolante e purificante, basta mettere una manciata di aghi di pino in un sacchetto di garza e immergerlo nell’acqua del bagno perché liberi la propria essenza. Infine, per purificare e santificare un luogo sacro all’esterno, spazzate il suolo con un ramo di pino.

 

Prugnolo

Il prugnolo è un albero invernale, con la corteccia nera e le spine, i cui fiori bianchi sbocciano prima delle foglie di primavera. Le spine di questo piccolo albero, che cresce tra l’altro in “gruppo”, sono generalmente usate per forare le immagini di cera durante gli incantesimi. Il prugnolo simboleggia una forte azione del destino.

 

Continua…

 

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