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I pericoli dell’amalgama dentale

I pericoli dell’amalgama dentale

L’amalgama, una lega di vari metalli, è un composto omogeneo ampiamente impiegato soprattutto in passato per le otturazioni dentali. In particolare si usa l’amalgama d’argento, che contiene argento, mercurio (un’otturazione in amalgama contiene in media 2,5 grammi di mercurio) e altri materiali, per lo più stagno, rame e zinco. Ma si possono trovare anche tracce di nichel e cadmio.

Il mercurio e gli altri metalli pesanti vengono rilasciati dalle otturazioni in amalgama in vario modo. Il mercurio elementare può penetrare direttamente in ciò che rimane del dente otturato e nella vicina gengiva, oppure nella mandibola. I denti e certe zone della gengiva, allora, prendono una colorazione scura, perché si formano i cosiddetti “tatuaggi da amalgama”. Da lì il mercurio si diffonde in tutto il corpo.

Il distacco di particelle di amalgama dalle otturazioni può però anche essere la conseguenza di processi diversi, di natura meccanica, elettrochimica e chimica. Può trattarsi di un’abrasione molto lieve oppure del distacco di schegge relativamente grandi. In entrambi i casi, i frammenti di metallo vengono inghiottiti e quindi si diffondono nel corpo, come mercurio elementare, attraverso il tratto digerente.

Se poi in bocca sono presenti diversi materiali dentali metallici, fra i nostri denti si genera una specie di corrente. I metalli pesanti delle otturazioni vengono dunque ionizzati e gli ioni metallici si sciolgono nella saliva, venendo inghiottiti. Tramite il tubo digerente, gli ioni di mercurio finiscono nel sangue e quindi si diffondono ovunque nel corpo.

L’amalgama naturalmente reagisce anche con gli alimenti. Gli acidi intaccano chimicamente non solo lo smalto dentale, ma anche le otturazioni, generando ioni di mercurio. Lo stesso accade con i cibi dolci, perché i batteri presenti in bocca trasformano fin da subito parte dello zucchero in acidi, che poi reagiscono con l’amalgama. Inoltre, le reazioni chimiche si svolgono più rapidamente a una temperatura elevata. Ecco perché le bevande e i cibi caldi aumentano il rilascio di metalli pesanti dalle otturazioni.

Quella dovuta all’amalgama è una contaminazione cronica, silenziosa, che il corpo riesce anche a tollerare a lungo, manifestando solo qualche piccola crisi ogni tanto. I disturbi avvertiti variano a seconda dell’intensità e della durata dell’intossicazione. In genere sono aspecifici: si va dalle cefalee ai dolori cervicali, dai disturbi gastrointestinali ai disturbi nervosi. Se l’avvelenamento è a uno stadio avanzato, i denti cadono, i reni non svolgono più la loro funzione e si arriva a compromissioni nervose molto gravi. I problemi di salute dunque iniziano anni prima della comparsa dei sintomi più evidenti, cioè quelli che indicano uno stadio ormai avanzato di avvelenamento e che convincono la persona di trovarsi di fronte a una malattia grave.

Il presupposto necessario per qualsiasi terapia contro un’intossicazione da metalli pesanti è che cessi la contaminazione. Nel caso dell’amalgama, le otturazioni devono essere completamente rimosse. Vi consiglio caldamente di rivolgervi a un dentista esperto in materia e dotato di uno studio con tutta l’attrezzatura che serve. Polverizzare le otturazioni in amalgama con il trapano senza un’adeguata protezione, infatti, non fa altro che aumentare la contaminazione dell’organismo e può peggiorare ancora di più il quadro sintomatico! Il dentista dovrebbe usare una tripla protezione, ossia:

  1. Ricoprire tutta la bocca con una diga dentale, un quadrato di lattice che lascia scoperti solo i denti da curare. La diga funge da barriera contro i frammenti che inevitabilmente vengono dispersi in bocca mentre si rimuove l’amalgama. E impedisce anche che le schegge vengano inghiottite. Tuttavia, non mette al riparo dai vapori di mercurio.
  2. Per proteggersi da questi ultimi, si applica sul dente da curare un tubo dotato di cappuccio clean-up, in modo da aspirare i vapori direttamente alla fonte.
  3. Per essere sicuri di non inalare vapori tossici di mercurio, durante la rimozione bisognerebbe respirare tramite un sondino nasale o comunque proteggere le vie respiratorie in maniera adeguata. Naturalmente anche il dentista e l’assistente dovranno adottare misure protettive.

Una volta effettuata in sicurezza la rimozione delle otturazioni in amalgama occorrerà procedere a un’accurata disintossicazione dell’organismo dal mercurio e da altri metalli pesanti. Non si tratta infatti semplicemente di rimuovere le otturazioni, cioè l’aspetto visibile del problema, ma soprattutto di mobilizzare i depositi invisibili, nascosti nel corpo, e di eliminare le sostanze tossiche senza procurare danni alla salute della persona. È pertanto necessario rivolgersi a un terapeuta di grande esperienza nel campo, che procederà alla mobilizzazione del mercurio (e degli altri metalli pesanti) dai depositi presenti nel corpo, svolgendo nel contempo un’azione di rinforzo e supporto per aiutare l’organismo a espellere le sostanze tossiche. Attenzione: la disintossicazione è un processo molto complicato, perché richiede competenze e strumenti che solo un professionista può avere.

 

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