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Il cane: il corretto inserimento in famiglia

Il cane: il corretto inserimento in famiglia

Il passo successivo alla scelta del cane, forse il più importante, è il corretto inserimento dell’animale in famiglia, cioè la gestione dei primi trenta giorni dal suo arrivo, del distacco dalla mamma (se si tratta di un cucciolo) o dal luogo di provenienza e dai suoi punti di riferimento.

Sarebbe corretto, prima di portarlo a casa, iniziare a conoscere il cane assieme alle sue figure di riferimento e nel suo ambiente di vita. Successivamente, potrebbe essere utile lasciare un oggetto che poi lo seguirà nel suo trasferimento a casa, una sorta di piccola ancora emozionale.

 

I pasti e la somministrazione del cibo

All’arrivo del cane, dovrà essere già stato deciso dove posizionare la cuccetta o copertina, la ciotola dell’acqua ecc. Per quanto riguarda la pappa, invece, bisogna tenere presente che, lasciando al cane il cibo sempre a disposizione, esso diverrà una risorsa che resterà in giro per casa (soprattutto se il cane deciderà di non consumarla tutta immediatamente). Questo potrebbe far sì che il cane la ritenga minacciata tutte le volte che qualcuno passerà lì vicino, andando così a incentivare comportamenti possessivi o territoriali che potrebbero rivelarsi problematici. Meglio dunque insegnare al cane che ci sono degli orari e delle tempistiche per i pasti, rimuovendo la ciotola dopo alcuni minuti (anche se il cane non ha terminato tutto il pasto).

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Le attenzioni

È importante che la routine familiare non cambi prima e dopo l’arrivo del cane: riempirlo di attenzioni all’inizio (perché è la novità) o dargli delle abitudini che poi non potranno essere mantenute non farà che produrre possibili danni alla vostra futura relazione. Concedere troppe attenzioni potrebbe creare un attaccamento eccessivo, come pure un’altissima aspettativa sociale e relazionale. Se poi all’improvviso tali abitudini dovessero scemare, l’animale potrebbe rimanere spiazzato dal cambiamento e iniziare a emettere dei comportamenti di richiesta d’attenzione o di disagio da separazione, l’anticamera di problemi assai maggiori.

 

Esplorare e conoscere

Al suo arrivo al cucciolo o al cane adulto dovrà essere concesso di esplorare, con i suoi tempi, tutti gli ambienti della nuova casa. Sarebbe utile anche accompagnarlo, se mostra delle difficoltà. Non dimenticatevi che arriva in un posto nuovo: nuovi odori, nuovi oggetti, nuovi ambienti e nuove persone, per non parlare di nuovi animali, se in casa sono presenti altri cani a lui sconosciuti o animali di specie diverse.
Il cane, per i primi giorni e soprattutto la notte, potrebbe non riuscire a stare da solo; è allora auspicabile la scelta di trasferirci noi dove lui dovrà stare e non la classica scelta di portarlo in camera da letto e sperare, dopo qualche giorno, di lasciarlo in un altro ambiente della casa. Il cane dovrà sviluppare fiducia nell’ambiente che dovrà gestire da solo.

 

Attività e uscite

Da subito si potranno svolgere piccoli esercizi di apprendimento, dai giochi di attivazione mentale a piccole attività di ricerca, e si dovrà educare il cane alla pettorina e al guinzaglio. Se abbiamo deciso di adottare un cucciolo, non è detto che da subito riesca a uscire con la pettorina e il guinzaglio. Se si ha un giardino è tutto più facile, altrimenti piuttosto che tirarlo o strattonarlo potrebbe essere una scelta migliore prenderlo in braccio i primi giorni per portarlo fuori.
Un cucciolo ha necessità di fare spesso i suoi bisogni, a differenza di un adulto, e andrà abituato con apposite gratifiche a sporcare in esterno. Se possibile, sarebbe preferibile pulire le minzioni in sua assenza, non dando valore ai bisogni se li fa in casa, ma gratificandolo enormemente quando li emette nel luogo desiderato. Tutte le marcature emozionali positive non faranno altro che rafforzare la vostra relazione.

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Le relazioni sociali

Tutti i cani hanno bisogno di relazioni sociali con i membri della stessa specie. Adottando un cane adulto, si avranno maggiori indicazioni e certezze su chi potrà interagire con lui (maschi, femmine, cuccioli, cani castrati ecc.). Se adotterò un cucciolo, invece, avrò la responsabilità di dover scegliere i corretti interlocutori sociali. Non sempre far giocare cuccioli con cuccioli è la scelta giusta; a volte è preferibile far loro conoscere adulti che sappiano comunicare. Infine, è importante non manipolare eccessivamente il cane, non costringerlo a restare con noi e non trattenerlo, bensì permettergli di scegliere come relazionarsi e se stare da solo o con noi.

 

Tratto da: Pierluigi Raffo, Mi presento sono il cane

 

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