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La “vera” deambulazione a piedi nudi: come si configura

La “vera” deambulazione a piedi nudi: come si configura

Maggiore è la risonanza dei vostri passi, maggiore è la probabilità che questi movimenti non vi facciano bene, perché tali onde sonore colpiscono nel vostro corpo eventuali punti deboli, i quali trasmettono automaticamente dei segnali che inducono l’organismo a contrastare questa situazione, inviando impulsi di tensione alla muscolatura. Il sommo principio della corretta deambulazione a piedi nudi, quindi, suona così: passi lievi – perché “lieve” significa “delicato”. Questo vale in linea di massima per tutte le forme di locomozione: questi movimenti devono produrre suoni il più possibile lievi.

Vera deambulazione a piedi nudi significa camminare a piedi nudi, quindi senza coperture e rivestimenti del piede: niente calzini o calze, scarpe della salute o scarpe barefoot. Ma non si ottiene un granché fintanto che il piede appoggia pesantemente sul tallone, stile di deambulazione che nel corso dei secoli si è affinato sulla scorta dell’abitudine a indossare scarpe, rendendoci la locomozione molto difficoltosa.

 

Suggerimenti generici per la deambulazione a piedi nudi

Almeno dieci minuti al giorno di sollecitazione a piedi nudi sono una buona base per ottenere piedi risanati. La pianta del piede ne risulta rafforzata, muscoli e tendini reagiscono e collegano meglio il cervello ai piedi. Eventuali lesioni possono essere evitate abituando il proprio corpo a compiere a piccoli passi nuovi movimenti.

Passo n.1: la preparazione

Abbiamo perduto il contatto del nostro cervello con i piedi, un canale di collegamento che però è solo ostruito. Obiettivo del primo passo è provvedere a un “lavaggio” per poterlo riutilizzare. Tornate indietro alla vostra infanzia e richiamate alla memoria tutte le situazioni in cui avete camminato a piedi nudi. Ricordate dov’era allora il vostro sguardo. Rivolto a terra? No, il vostro sguardo vagava lontano.

Passo n.2: all’aperto!

Il secondo passo dovrebbe aver luogo all’esterno, in mezzo alla natura. Toglietevi scarpe e calzini, arrotolate i pantaloni e camminate a piedi nudi su un terreno non pericoloso. Poi allargate il raggio e provate altri suoli. Provate in primo luogo a camminare a passi piccoli e lenti. Camminate tranquillamente anche sul tallone. Cercate di allungare lo sguardo in avanti.

Passo n.3: ginocchio-occhio

A casa o anche all’esterno focalizzate la vostra attenzione su un punto a una distanza di circa dieci metri all’altezza delle anche. Camminate in direzione del punto e “sparate” sull’obiettivo partendo dalle ginocchia. Piedi e gambe si solleveranno da terra e voi imparerete a mantenere l’equilibrio in fase di locomozione. Allo stesso modo i piedi si manterranno dritti alleggerendo ginocchia, fianchi e schiena.

Passo n.4: la posizione dell’indiano

Per allungare le strutture per una deambulazione naturale accorciate (in particolare la muscolatura del polpaccio, la muscolatura posteriore della coscia e la muscolatura del sedere) è utile la cosiddetta posizione dell’indiano. I piedi sono appiattiti a terra. Le gambe sono posizionate un po’ aperte rispetto alla linea mediana del corpo. A questo punto sedetevi “tra” le gambe piegandovi finché vi è possibile. In generale il peso del corpo dovrebbe essere bilanciato sulle piante dei piedi senza che solleviate i talloni da terra.

Passo n.5: equilibrio su un suolo irregolareshutterstock_336220337

A questo punto intensificate la vostra deambulazione a piedi nudi stimolando i piedi su un suolo irregolare: tronchi di alberi, terreni fangosi, pietre più o meno grandi, pendii.

Passo n.6: aumento del carico con salti e saltelli

Ci riuscite? In questo caso i vostri piedi subiranno la massima sollecitazione! Obiettivo dell’aumento del carico è allenare intensamente piedi e muscoli in modo che siano in grado di reagire a situazioni impreviste. Allo stesso tempo risulteranno meno sensibili e il rischio di lesioni sarà minimizzato. Saltellando cercate di rimanere sul posto. Con il passare dei giorni aumentate il numero di salti cambiando anche i tipi di suolo.

Passo n.7: correre a piedi nudi

Provate a correre sul posto sciolti e rilassati cercando di individuare il ritmo a voi congeniale. Dopo una prima fase di rodaggio cambiate il tipo di suolo offrendo a corpo e piedi la possibilità di variare. dovrebbe sempre essere rivolto all’orizzonte o almeno a quattro, cinque metri di distanza dal corpo. Come in tutti gli altri movimenti di deambulazione a piedi nudi prestate attenzione a non produrre troppo rumore. Più sommessi siete, tanto meglio. Ascoltate i vostri piedi, i vostri passi.

 

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