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Lo yoga come gioco per bambini

Lo yoga come gioco per bambini

Il gioco nutre e dà sapore a ogni età della vita. E questo è particolarmente vero se abbiamo giocato bene, e tanto, nell’infanzia.
Il gioco, anche quando è svolto in maniera apparentemente solitario, introduce il bambino e la bambina in una dimensione culturale e sociale, contribuendo a strutturarne la personalità.


bimbo-in-busIl ludobus

Questo gioco inizia prendendo posto su un bellissimo autobus (di fantasia) che ci condurrà in gita in montagna.
Quando tutti sono pronti, l’autobus parte: i ragazzi rimangono in piedi, continuando a far lavorare le gambe con un movimento di flessoestensione. Dovranno inoltre affrontare un percorso particolarmente accidentato: salite e discese ripidissime, curve a gomito, strade sconnesse, una gomma forata…
Poiché, all’arrivo, i gitanti saranno accaldatissimi e anche un po’ stanchi, è probabile che alla fine del gioco avvertiranno l’esigenza di buttarsi a terra, molto divertiti da questa insolita e avventurosa gita.

Obiettivi: Riscaldamento di tutto il corpo, in particolare degli arti inferiori.
Musica consigliata: Kalashnikov, di Goran Bregovic.


Il gioco dello scultore

Dopo aver formate le coppie, i componenti decidono chi sarà lo scultore e chi il marmo grezzo e inanimato (in questo caso il bimbo sarà accovacciato sotto un bianco lenzuolo).
Lo scultore, armato di scalpello e martello immaginati, plasmerà la sua opera d’arte facendo gradualmente assumere al compagno una posizione dello yoga.
Naturalmente chi rappresenta il marmo dovrà rimanere completamente passivo e lasciare che sia lo scultore a creare la posizione.
Quando tutte le coppie avranno portato a termine la propria scultura, si terrà una grande mostra e l’insegnante girerà tra le statue per ammirare i capolavori.
Se il tempo a disposizione lo consente, nell’ambito di ciascuna coppia si possono scambiare i ruoli.

Occorrente: Vari teli o lenzuola, fantasia.
Finalità: Favorire il contatto e l’ascolto dell’altro.


Un paio di esempi di posizioni yoga:

posizionearcoLa posizione dell’arco (Dhanur-asana)
Il corpo giunge a disegnare un arco completo.
Partendo dalla posizione prona, con la fronte a terra, piego le ginocchia, afferro il dorso dei piedi e poi mi estendo cercando di allontanare i talloni dai glutei. Questa azione favorisce l’attivazione delle braccia, andando a coinvolgere anche le spalle e la testa, che si solleva per ultima.
Raggiunta la posizione, possiamo proporre ai bimbi di dondolare un po’, come un cavallo a dondolo.

posizionegattoLa posizione del gatto (Marjari-asana)
Dalla posizione di quadrupedia inspiro profondamente, facendo partire il movimento dal coccige e arcuando tutta la schiena, proprio come fanno i gatti quando si stirano. Espirando, ricerco il movimento opposto della schiena, sempre facendo in modo che il movimento parta dal basso. La testa segue quello delle vertebre. Ripetere per dieci respiri completi. Questa posizione rende la colonna flessibile.

 

Esercizi tratti da:

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