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Una leggenda pellerossa

Una leggenda pellerossa

Prima dell’arrivo di coloni e missionari, in America esistevano centinaia di tribù, clan e popoli dalle credenze e dai costumi più svariati. Anche se le loro culture erano differenti, tutte le loro forme di spiritualità erano radicate nell’animismo: credevano che l’universo fosse popolato da spiriti che animavano ogni forma di vita naturale, piante, animali, uomini, e anche terra e acqua. Ogni cosa era abitata dalla divinità. La cultura nativa americana è sopravvissuta attraverso i secoli agli spostamenti e all’assimilazione, e in questo periodo le loro storie e i loro miti sono state tramandati oralmente di generazione in generazione, rifiutandosi di morire. Questi racconti ci tramandano ancora oggi un messaggio comune e senza tempo di pace e armonia con la natura (che appare come un tema attualissimo) e sono una testimonianza della forza vitale che sta dietro ogni identità spirituale: mantenendo viva la cultura nativa americana possiamo continuare a imparare qualcosa sul mondo in cui viviamo.

La storia della creazione (Creek)

Molto tempo fa il Creatore guardò il mondo perfetto che aveva fatto, gli oceani, le montagne, le pianure, i deserti, i laghi e i fiumi, e si compiacque. Guardo le piante e gli alberi e si rallegrò per quello che vide. Tuttavia, sentì che mancava qualcosa. Niente si muoveva, niente era lì per godere la bellezza di ciò che aveva creato, quindi diede vita ad animali, uccelli, rettili e pesci. Ne plasmò di ogni dimensione, forma e colore. Quando li guardò vagabondare per la Madre Terra, ammirando la bellezza della sua creazione fu molto soddisfatto.
La vita sulla Madre Terra continuava in perfetto equilibrio e armonia. Molte lune passarono, e un giorno gli animali, gli uccelli, i rettili e i pesci chiamarono il loro Creatore: “Ti ringraziamo per tutto ciò che ci hai dato, per tutta la bellezza che ci circonda, tuttavia tutto è così perfetto che non abbiamo nulla da fare se non vagare qua e là, senza nessuno scopo nella vita”.
Il Creatore rifletté a lungo sulla loro richiesta. Dopo un po’ si mostrò di nuovo alle sue creature. Disse che avrebbe dato loro una creatura più debole di cui occuparsi, da curare e istruire. Questa creatura non sarebbe stata perfetta come tutte le altre sue creazioni. Sarebbe arrivata su Madre Terra debole, piccola e ignorante. Quindi il Creatore plasmò l’uomo e la donna e tutte le sue creature furono felici. Adesso avevano sul serio uno scopo nella vita: prendersi cura di questi umani inermi, insegnare loro come trovare cibo e rifugio e mostrare loro quali erano le erbe medicinali. Gli esseri umani grazie alle cure di tutti gli animali si moltiplicarono e in breve divennero moltissimi. Gli animali, gli uccelli, i rettili e i pesci si occupavano ancora di loro.
Quando gli umani divennero più forti, chiesero sempre di più ai loro fratelli. Infine giunse il giorno in cui un uomo chiese più cibo di quanto avesse bisogno e l’animale non esaudì la sua richiesta. L’uomo, profondamente irato, raccolse una pietra e lo uccise. Scoprì che poteva nutrirsi della carne dell’animale morto e usare la sua pelle per coprirsi. Le ossa, le unghie e i denti sarebbero stati i suoi trofei per mostrare agli altri uomini che ora lui era abile quanto gli animali. Quando mostrò queste cose agli altri uomini, essi, avidi di ottenere tutto ciò che aveva lui, iniziarono a uccidere tutti gli animali loro fratelli che vivevano attorno a loro.
Il Creatore osservava tutto questo. Infine, chiamò presso di sé gli animali, gli uccelli, i rettili e i pesci che restavano. Disse loro che aveva deciso di richiamarli tutti presso il suo spirito e di lasciare gli umani a regnare su Madre Terra per un periodo, finché non si fossero accorti dell’errore che avevano commesso. Gli animali, sapendo che gli uomini non potevano sopravvivere senza di loro, pregarono il Creatore di avere pietà dei loro fratelli e sorelle umani.
Poiché gli animali mostrarono compassione e pietà per coloro che erano più deboli e meno saggi di loro, il Creatore ascoltò il loro appello: “Dal momento che avete seguito la mia strada esaudirò la vostra preghiera. Per proteggervi, non vi permetterò più di parlare con gli esseri umani o di guidarli e aiutarli. Vi farò aver paura di loro, così non li avvicinerete più. Creerò uno spirito animale che rappresenti ognuno di voi, e a questo spirito animale concederò un dono che possa usare. Se un essere umano vive in modo buono e gentile, seguendo il mio sentiero, mi potrà chiedere uno dei miei spiriti animali come guida per restare nella mia via. Questo spirito animale andrà solo dagli uomini che hanno un cuore buono”.
Per questo oggi cerchiamo i nostri custodi dello spirito per imparare a essere gentili e saggi come i nostri fratelli animali. Cercandoli desideriamo imparare come compiacere il Creatore, come hanno fatto gli animali prima di noi.

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