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Intervista a Don Miguel Ruiz: “L’arte tolteca della vita e della morte”

Intervista a Don Miguel Ruiz: “L’arte tolteca della vita e della morte”

Don Miguel Ruiz, uno dei più influenti insegnanti spirituali del nostro tempo, ci ha introdotto alla saggezza tolteca con I quattro accordi (più di 5 milioni di copie vendute negli USA, più di 7 milioni nel mondo, per 7 anni nella classifica dei bestseller del New York Times, oltre 100.000 copie in Italia). Ora, nel suo rivoluzionario nuovo libro, L’arte tolteca della vita e della morte, rivela insegnamenti profondi che finora non aveva mai condiviso con i suoi lettori.

L’orizzonte onirico del tuo coma è stato un terreno fertile per scoprire un significato più profondo nella tua esistenza, al di là di una conoscenza limitata in una verità universale. I lettori dove possono trovare esempi di verità nella loro vita?

La storia della mia vita è un riflesso che permette a tutti di vedere che anche la loro vita è solo una storia. In questa versione della storia sono l’eroe e il cattivo, proprio come loro nella loro storia. Nella mia vita ho creato il protagonista, Miguel. Questo personaggio rappresenta tutto ciò che so, quindi si può chiamare anche Conoscenza. Ogni lettore o lettrice crea il personaggio principale della sua storia, ogni lettore o lettrice deve fare i conti con le proprie bugie e riscattare se stesso.

 

Il lettore viene trasportato in un magico viaggio, sia nel racconto della tua storia che nell’opportunità di mettere in relazione con la propria vita le tue rivelazioni. Ci sono momenti di scoperta accanto a momenti di profondo ricordo. Ora, anni dopo l’esperienza, quale sensazione risuona più viva dentro di te, l’avventura o il ricordo?

Per me sono importanti sia le avventure che i ricordi; li vedo entrambi come strumenti per condividere il mio messaggio. Amo usare l’immaginazione umana per creare bei racconti. Se non concentriamo tutta la nostra emotività nei racconti, possiamo vedere chiaramente cosa stanno cercando di dirci. Il messaggio della vita è fatto d’amore, verità e unità. C’è solo un essere; nient’altro è reale. Questo essere unico è vivo, e tutto, compresi tutti noi, è una parte di esso.

 

Una delle lezioni della storia è che “il privilegio della conoscenza è servire il messaggio della vita”. Come metti in pratica tutto ciò? I lettori come possono servire e coltivare al meglio la loro espressione di questo messaggio universale?

È possibile domare la propria conoscenza. Le parole possono obbedire alla vita. Tu sei la vita. La sfida è trasformare il “Me” protagonista e renderlo un nostro alleato, un alleato della vita. Lui o lei può ora servire l’essere umano, anziché essere il tiranno. Dico a tutti i miei lettori: “Non devi essere te stesso. Il personaggio che immagini di essere non è reale. Tu sei la vita”.

 

Il retaggio e la discendenza sono cruciali per comprendere la tua esperienza durante il coma. Incontriamo generazioni passate e gettiamo uno sguardo su quelle future. Qual è la tua speranza per il futuro del tuo lignaggio e del tuo insegnamento?

La speranza è stata l’ultimo demone a fuggire dal vaso di Pandora. La speranza è il desiderio che accada qualcosa in futuro, e il futuro non esiste. Esiste solo il presente. Possiamo tuttavia immaginare il futuro, in questo modo agiamo oggi e qualsiasi cosa accada andrà bene. La mia eredità è il mio insegnamento e il mio amore. Gli esseri umani imparano ad amare in maniera condizionata. Questo è il modo in cui amano se stessi e tutti gli altri. Questa è la ragione che sta dietro il bisogno di controllare, e dietro a ogni violenza, ingiustizia, abuso e guerra. Posso dire senza alcun dubbio che Dio è “senza speranza”… e risiede nell’amore incondizionato.

 

 

 

 

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