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Illuminazione spirituale: come raggiungerla conoscendo noi stessi

Illuminazione spirituale: come raggiungerla conoscendo noi stessi

Il saggio delle montagne azzurreViaggio spirituale verso la pace interiore

Come raggiungere l’illuminazione spirituale? Uno psicoterapeuta di successo dopo aver scandagliato per anni la psiche umana inizia un’autoanalisi esplorando la propria interiorità. Ormai, prova un senso di solitudine, quasi cosmica che causa un’insoddisfazione profonda e lo rende irritabile e insicuro. Sente che dopo anni nei quali aveva trasformato la psiche dei suoi pazienti, è arrivato il momento di trasformare la propria. Aveva bisogno di seguire i richiami del suo cuore.

A questo punto per raggiungere l’illuminazione spirituale decide di fare un viaggio in Oriente e in particolare in India del sud, nel Tamil Nadu. Lì sulle Montagne Azzurre, vive l’antichissima tribù dei Toda, il cui animale sacro è il bufalo.

Primo incontro con il sacerdote in India

illuminazione spiritualeArrivato in India, lo psicoterapeuta incontra un sacerdote appartenente ad un’antica tribù che lo guiderà verso il percorso di illuminazione spirituale.

Il primo incontro con il sacerdote non sembra andare molto bene, in quanto lo psicoterapeuta si sente preso in giro dal sacerdote. Quest’ultimo, infatti, esordisce dicendo che ha imparato tutto dalla saggezza dei bufali. In particolare, ha imparato da questi bovini la nobile arte del vivere, l’arte di badare a se stesso, senza essere egoista. L’illuminazione spirituale si può raggiungere conoscendo chi siamo veramente.

Lo psicoterapeuta impara a conoscere tutti i segreti riguardo ai bufali, sul loro addomesticamento, le loro abitudini e quali bufali possano essere considerati sacri e perché. Tutte queste informazioni le trovi nel libro Il saggio delle montagne azzurre di Ramiro A. Calle.

Illuminazione spirituale

A questo punto, non gli resta che incontrare il maestro Gopali per completare il suo viaggio verso l’illuminazione spirituale. Le parole del maestro sono molto chiare.

Egli spiega di essere stato seduto ai piedi di moltissimi maestri e tutti gli dicevano la stessa cosa. All’inizio non capiva il perché, ma ben presto si accorse che i maestri dicevano tutti la stessa cosa perché c’è solo quella e che insegnavano i metodi tradizionali perché nessuno è segreto. Ci sono molte vie, ma la cosa importante è il riconoscimento di ciò che siamo e anche di ciò che non siamo.

Le vie da seguire sono diverse, può darsi che una sia più rapida di un’altra, ma la rapidità non ha valore per ciò che è sempre.

Il segreto è andare in profondità dentro noi stessi, in uno spazio in cui niente può turbarci o alterarci. Non si tratta della coscienza e qualcosa di diverso. Di cosa parla il maestro? Cosa c’è di più profondo della coscienza? Scoprilo nel libro Il saggio delle montagne azzurre che ti permetterà di trovare la pace interiore.

Il saggio delle montagne azzurre

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