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Le diluizioni in omeopatia

Le diluizioni in omeopatia

Il dottor Samuel Hahnemann, autore del testo fondamentale dell’omeopatia, ebbe il merito di scoprire una tecnica che permetteva di diluire queste sostanze per ottenere un risultato che aveva anche il vantaggio di non essere tossico. Diluì quindi le sostanze di base di centesimo in centesimo. Agitandole poi con forza, ottenne un prodotto non solo diluito, ma anche omeopatico. L’agitare induce infatti un’azione più importante.

Hahnemann pertanto agitò il prodotto a ciascuna diluizione in centesimi. Questa diluizione in centesimi prese il nome di 1CH (centesimale hahnemanniana). Fu ulteriormente diluita in centesimi, ottenendone una 2CH e così via.

Dal canto suo, la modalità decimale ricalca la tecnica di produzione sopra illustrata, ma di decimo in decimo. Quindi, 1CH equivale a una diluizione centesimale, mentre 2D nasce da due diluizioni decimali ecc. La differenza è che 1CH è stata sottoposta a una singola serie di dinamizzazioni, mentre 2D a due serie di dinamizzazioni. È ovviamente necessario agitare il prodotto a ogni operazione, per ottenere una diluizione fisica e omeopatica.

Le sostanze con una diluizione estremamente bassa, da 1D a 6D, verranno utilizzate in maniera generale come complessi o drenanti. È questa la scelta terapeutica fatta da alcuni laboratori e costituisce altresì un ponte tra omeopatia e fitoterapia.

Le sostanze con una diluizione bassa, da 4 a 5CH, sono essenzialmente utilizzate per alleviare segni locali.

Dal canto loro le diluizioni medie, da 7 a 9CH, verranno impiegate per rispondere a segni generali.

Quelle alte, che possono raggiungere i 30CH, riguarderanno infine segni psicologici o patologie molto vecchie, croniche. In numerosi paesi si utilizzano anche correntemente diluizioni a 200CH.

 

Esempio

  • Chi ha subito uno shock con conseguente ematoma locale e comparsa di rigonfiamento verrà trattato con Arnica 5CH.
  • Se la persona pratica dello sci senza essersi fisicamente preparata e presenta indolenzimento muscolare (segni generali), si ricorrerà ad Arnica 9CH, efficace altresì per l’indolenzimento dovuto all’influenza.
  • Infine, se la persona presenta un trauma che dà adito a insonnia e pensieri fissi relativi a un incidente o in conseguenza di un lutto, lo shock psicologico verrà trattato con Arnica 15 o 30CH. La diluizione più alta (30CH) sarà da preferire se l’incidente risale a vecchia data.

 

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