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Lo zucchero, un dolce veleno

Lo zucchero, un dolce veleno

Il suo sapore dolce conquista, la sensazione che lascia in bocca mette subito di buonumore. È un concentrato di energia che trasmette una scarica quasi di adrenalina. Ma la sua allettante dolcezza nasconde una grave minaccia.
Stiamo parlando dello zucchero, quella sostanza in apparenza innocua, disponibile ovunque, al punto che è diventato pressoché impossibile sfuggirle.
Tutti sappiamo fin da bambini che lo zucchero provoca la carie. Crescendo, ci siamo anche resi conto che era il principale imputato dei chili di troppo e dell’obesità. I pericoli dello zucchero tuttavia non finiscono qui; ce ne sono altri persino più preoccupanti, in quanto poco noti o addirittura ignorati.
Lo zucchero si può in un certo senso considerare una droga legalizzata, perché crea una dipendenza subdola ma devastante. Questa dipendenza si svolge in tre fasi:shutterstock_335699066

– Aumento del consumo della sostanza
– Comparsa dei sintomi da astinenza
– Irresistibile desiderio di continuare ad assumerla

Il forte desiderio che proviamo davanti allo zucchero non va sottovalutato, giacché come in tutte le sostanze che creano dipendenza non è solo psicologico ma anche fisico. Il corpo infatti invia veri e propri segnali come basso livello di glucosio, senso di spossatezza, affaticamento surrenale e sonno disturbato. In realtà, sta semplicemente dicendo “dammi più zucchero”, perché la quantità eccessiva che abitualmente consuma ha sbilanciato la chimica del corpo.
Questa dipendenza non produce “solo” obesità, la malattia dell’uomo moderno, ma è anche causa di svariate patologie gravi associate alla cosiddetta civiltà. Diabete, insulinoresistenza, sindrome metabolica, problemi cardiocircolatori e cancro sono stati tutti collegati all’eccessivo consumo di zucchero. Ecco perché è importante ridurne drasticamente il consumo per dire basta a questa dipendenza.
Ma come fare? Il modo migliore e più sicuro è procedere per gradi. Cominceremo per esempio ponendoci l’obiettivo di dimezzarne le quantità, mettendo nel caffè o nel tè un cucchiaino di zucchero invece di due ed evitando merendine e prodotti confezionati carichi di zucchero. Andranno ridotte – se non eliminate del tutto – anche le bibite gassate, che oltre a un concentrato di zuccheri contengono altre sostanze nocive come gli additivi artificiali. E se proprio non riusciamo a dire no a una fetta di torta, cercheremo di almeno di consumarne una di molto piccola.
Questo approccio graduale è di grande aiuto, perché permette di “salvaguardare” il benessere emotivo con una piccola gratificazione che tuttavia è un passo in più verso un’alimentazione più sana e senza zuccheri in eccesso.

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