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Derubati di sovranità, la recensione di Giovanni Acquati

Derubati di sovranità, la recensione di Giovanni Acquati

Ringrazio di cuore Gianluca Ferrara, l’autore per questo libro, che condivido pressoché totalmente.
Gianluca Ferrara ha saputo condensare in poco più di 140 pagine, che si leggono d’un fiato in un paio di giorni, tutte le problematiche della società attuale e della “crisi”, giustamente definita più che altro una vera e propria “truffa”, perpetrata ai danni dei Popoli, degli Stati e del mondo soprattutto dal potere finanziario lasciato fuori controllo!

La scrittura è leggera, sciolta, corre via liscia, concisa e chiara, risultando molto leggibile e comprensibile anche per un pubblico non addetto ai lavori, nonostante gli argomenti siano piuttosto ostici.
Raccoglie tutte le analisi, preoccupazioni e punti di vista di cui vari altri soggetti hanno trattato, però solo una o più angolature specifiche: dagli economisti liberi e “non venduti”, ai gruppi della società civile che si occupano di economia e finanza sociale e solidale.
La parte del leone, anche in questo libro, giustamente la fa la finanza, vera spina nel fianco, odiosa macchina che tutto sta succhiando e distruggendo. L’economia e la politica hanno abdicato ad essa ogni potere e in ciò sta la più grave causa della drammatica situazione attuale.
Anche la struttura del libro è per me centrata.

La premessa è in sostanza una sintesi del contenuto, dà già un’idea abbastanza completa dei problemi e delle linee di speranza per uscirne. Dopo la trattazione dei vari aspetti nella parte centrale, il finale di nuovo sintetizza il contenuto descrivendo in particolare le varie forme di Sovranità derubata, così individuate da Ferrara: Nazionale, della Rappresentanza, Monetaria, Alimentare, dell’Uomo.
Ferrara mette chiaramente in evidenza come non ci sia attualmente un ambito di questo sistema che risenta di una forte oppressione e conseguente perdita di spazi di libertà: dov’è finita la democrazia? Stiamo ridiventando sudditi e non più cittadini!
Fino ad arrivare agli ultimi due capitoletti dove esprime con forza un’esortazione che oggi ormai diventa un’assoluta necessità se si vuole avviare un cambiamento di rotta: unire le tessere del puzzle, perché non si può produrre il cambiamento, dice Ferrara, senza che si sviluppi un’azione contestuale su tutti i fronti, ognuno per la sua parte e competenze ma uniti per costruire una nuova visione d’insieme del mondo.

Passare in sostanza dall’Io al Noi come, oltre a Ferrara, tante persone di buon senso da anni predicano anche prima e al di la della crisi/truffa attuale.
Il libro stesso, pur nella sua concisione e chiarezza, è un esempio di come, per affrontare tale argomento, sia necessario abbracciare tutti i punti di vista: finanziario, economico, del lavoro, dell’alimentazione, della sanità, del tempo libero, delle relazioni umane e di ogni altro aspetto del vivere civile e della vita delle persone.
È un profondo cambiamento culturale, dunque, che questo libro stimola e che bisogna indurre nei cittadini: ciò è possibile solo cercando di valorizzare iniziative e azioni che dimostrino concretamente che un mondo diverso di vivere e fare le cose è realmente possibile.
Infine sottolineo che nel libro sono riportate le importanti date dei momenti che hanno avviato e prodotto i cambiamenti che oggi stiamo subendo ovvero svuotato/derubato la Sovranità: suggerisco di predisporre un’appendice dove riprendere queste date in ordine di tempo, perché scandiscono anche i passi della storia che ci hanno messi in trappola. Sono molto utili per capire meglio i meccanismi che conducono ai cambiamenti e chi li ha condotti e farebbe diventare questo libro ancora più utile e completo insieme ad un indice dei titoli che richiami con chiarezza i vari argomenti e facilitarne la consultazione dopo averlo letto.
Lo considero infatti come un manuale per il cittadino che vuole prendere consapevolezza: vi sono l’elenco dei problemi, la loro origine e un approfondimento dei significati e delle conseguenze, è dunque utile sempre, uno strumento di facile consultazione per meglio ricordare e trovare stimoli ad agire.
Su un solo punto del libro mi rimane un forte dubbio, che ancora personalmente non ho sciolto: la questione della CO2 prodotta dall’uomo in eccesso e dunque causa del riscaldamento globale. Ho la netta sensazione che sia una grande menzogna e che ci sia dunque sotto una propaganda studiata, spinta e voluta dalle Elite, anche perché ciò ha lanciato la speculazione dei famosi Carbon tax che in sostanza significa “io compro da te la possibilità di inquinare di più”! Una stupidità grossolana che mi pare proprio studiata a tavolino, per sviare i cittadini dai maggiori problemi.
In conclusione posso solo caldeggiare l’acquisto di questo libro da parte di tutti coloro che vogliono capire la situazione attuale e averne una completezza di approccio. Per coloro che, come me, già conoscevano questi problemi, è altrettanto utile averlo in biblioteca.

Giovanni Acquati

Da 35 anni attivo nella finanza etica Italiana e internazionale, Giovanni Acquati fondatore di Mag 2 (1980) e tra i fondatori di Banca Popolare etica (1998). Co-fondatore della rete dell’economia solidale (RES), opera da sempre per coniugare economia e finanza etica, sociale e solidale.
Attualmente presidente dell’Associazione di volontariato SOLILES (Solidarietà all’impresa e al lavoro etico sociale) e attivo nella ricerca di innovativi percorsi per affrontare la difficile situazione economica, finanziaria e morale attuale, in particolare nell’uso di monete complementari.

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